(Licio Esposito)
Le festività natalizie stanno passando velocemente, come il girone calcistico dove i neroverdi sono impegnati dopo averlo chiuso con una sconfitta abbastanza pesante a Mugnano di Napoli con l’Arzanese. La società fondata nel 1924 solamente nel 2010-11 è riuscita a giocare in Lega Pro 2^ Divisione e incontrò la prima volta la squadra nero verde allo stadio Angelini di Chieti nel campionato successivo(2011-12) pareggiando per 1-1, segnarono Fiore per il Chieti e Carotenuto su rigore per l’Arzanese. Al ritorno le due squadre si affrontarono allo stadio”Ianniello” di Frattamaggiore e i neroverdi teatini vinsero per 3-0 con le reti di Pepe, Sabbatini ed Alessandro. L’altra domenica i campani si sono presi la rivincita, vincendo con lo stesso punteggio 3-0, con il Chieti “con la testa altrove” come dalle cronache giornalistiche.
Due fotografie inerente l’incontro, ma che possono essere di qualsiasi incontro del girone, mi hanno colpito per come il calcio sia cambiato nell’arco degli ultimi anni. Nella prima foto campo perfetto (grazie all’erba sintetica!) ma spalti abbastanza vuoti(pubblico circa trecento) e ambientazione da campionato con poche tribune e gradoni, spogliatoi a ridosso del campo che potrebbero richiamare campionati minori. Nella seconda foto appare un gruppo di tifosi a ridosso di un ingresso esterno del campo, con stendardo e bandiera nero verde. Erano lì per tifare la loro squadra dall’esterno! Non cado dalle nuvole perché già lo sapevo di questa anomalia italiana, ma voglio essere provocatorio. Insomma anche pagando non si può assistere ad una partita di calcio della propria squadra, la causa? Non avere la tessera del tifoso. Poi gli stadi, che andrebbero risistemati o rifatti, che l’hanno trasformato come una fortezza o meglio ancora come recinti per animali. Questo lo scenario.
Per il pubblico scarso io ho le mie convinzioni e dico: non aspettiamoci miracoli perché andremo sempre peggio forse si salveranno i grandi pubblici delle “Maggiori”. L’incalzare delle comunicazioni mediatiche, con i vari regolamenti e disposizioni che tendono ad”allontanare i tifosi” con che cosa? Confusione. E’ la conseguenza dal 1995 dalla sentenza Bosman dove tutti possono circolare per lavoro, nessuna restrizione ai giocatori di tutte le nazionalità, televisione incombente e dominante anche nei telefonini. Nei campionati orari strampalati, si gioca in qualsiasi giorno ed anche nelle ore di pranzo, di cena, insomma negli ultimi anni c’è un casino e non lo sappiamo.Forse è meglio fermarsi nell’elenco.
Il girone d’andata si chiude malamente per i neroverdi che sono in continua contraddizione ma si trovano sempre nella zona play-off e confermano il trend, ottime partite con formazione diciamo più agguerrite e possibili candidate ai migliori piazzamenti. Con le altre è sempre da vedere come vanno a finire. Eppure l’inizio era stato abbastanza positivo con la vittoria con la Salernitana, autentica perla che aveva indotto i tifosi a facili sogni che stanno confondendo, diciamolo pure, gli sportivi neroverdi.Ma fin dall’inizio non c’è stata nessuna programmazione specie dalla società. La mancata iscrizione al campionato superiore, dopo la vicenda play-off, ha complicato le cose nelle decisioni. L’ottimismo e la fede dei tifosi con varie dichiarazioni di addetti ai lavori, non é servita a far diradare le nubi che si erano create. Un riforma tante volte annunciata ha confuso ancora le acque a tutti e non far capire i problemi reali. Insomma, per me, un grandissimo caos. E’ vero che bisogna ringraziare il presidente Bellia che ha riportato la squadra nella serie professionistica, ma uno straccio di mini-programma forse lo si poteva accennare. Oppure io non ho compreso bene. La mancata iscrizione ha creato delusione e molti hanno capito e non capito. Forse un giorno capiremo di più. Ogni ipotesi è valida e i tentennamenti ci sono ancora creando attorno come una cortina fumogena e si va avanti alla giornata.
La squadra è stata rifatta, mantenendo una certa intelaiatura del passato che mano a mano poi ha cambiato fisionomia. L’acquisto di un cannoniere come De Sousa non avviene tutti i giorni e qualcuno ha anche detto che erano anni che non avevamo un attaccante simile. Nella sua lunga storia il Chieti calcio ha avuto i suoi goleador specialmente negli anni 40-50-60. Perché? Forse le squadre avversarie erano scadenti? Nel tempo che ho citato tra guerra e dopoguerra, molti giocatori repressi dallo stato di guerra e appena dopo hanno trovato il loro sfogo sportivo. Non è un caso l’emergere di due grandi campioni in un altro sport, il ciclismo: Coppi e Bartali.
Nella serie C abbiamo avuto un Alfiero Rota che con 26 reti (reti andata 10)vinse la classifica del girone H con questi dati: 1°Rota (CHIETI) 26 reti, 2°Spini(Forlì) 19 reti, 3°Pepe(Pesaro) 16 reti, poi ancora Malinverni(CHIETI) 14 reti. Non credo che ce ne siano altri del Chieti calcio nella serie C che abbiamo vinto nel proprio girone.
Mentre nella serie C2 /C del 1989-90 Baglieri vinse la classifica del proprio girone con 14 reti seguito da Presicci,sempre del Chieti, con 13 reti.
Nella serie C-Lega centro Sud ,girone F del 1946-47 ecco un giovane Luca Fichera che divenne cannoniere dei neroverdi con 24 reti totali e nel girone di ANDATA CON 17 RETI, finora non è stato battuto da nessuno. Nella 1^giornata di andata incontro CHIETI-Sangiorgese segnò ben 6(sei) reti.
Questo giocatore si impose,sempre con il Chieti,l’anno dopo(Serie C-Lega centro,girone Q del 1947-48 con 19 reti e nell’andata ne segnò 10.
Si può vedere dal ruolino allegato la strada delle reti anche con altre squadre:
Fichera Luca, (Rodi, 19-12-1925).
1946-47, CHIETI, Serie C Centro Sud /F (24 pre- 24 reti); 1947-48, CHIETI, Serie C- Lega Centro /Q (27- 29); 1948-49, RIMINI, Serie C (33- 11); 1949-50, RIMINI, Serie C (31- 10); 1950-51, RIMINI, Serie C (34-8); 1951-52, CHIETI, Serie C/C)(11 pre- 1).
In quel periodo i calciatori che giocavano in Serie C o IV Serie provenivano in numero sempre maggiore, dalle serie A e B e noi possiamo enumerarne solo alcuni: i nazionali Giuseppe Farina e Silvano Moro, il nazionale militare Cortigiano, i portieri Toros, Pazzi poi Roccasecca(altro cannoniere), Gambini Griffith e tanti altri ancora.
Certamente non tutte le formazioni poi erano equilibrate ma questi giocatori si vedevano in campo. Ecco che calciatori anche giovani e con la loro attitudine a vedere la porta potevano essere facilitati a segnare.
La nostra attuale squadra è molto giovane e un De Sousa con le sue indubbie qualità fa sempre la sua parte. La gioventù ha moltissimi meriti ma non sempre puo supplire alla mancanza di personalità.Questa è una caratteristica su cui, penso, che si debba avere anche nella vita reale. E’ un pallino. Forse. Ma il nostro allenatore o gli altri non ne hanno? Io penso proprio di sì, insieme ai loro schemi vanno avanti quando va bene. Loro sono responsabili.
Però quando il nostro allenatore fa sempre presente la “salvezza”, non mi pare che sia un modo appropriato per incoraggiare oltre i giocatori anche la piazza. Non siamo una squadra appena promossa a categoria molto superiore, il cui allenatore la prima parola è dire:giochiamo per la salvezza! Leggo le ultime dichiarazioni dell’allenatore e del direttore sportivo, tengo a precisare che i miei pensieri sono antecedenti a ciò che i nostri tecnici hanno dichiarato. Allora in questo caso resto sempre della stessa opinione e condivido i pensieri del direttore sportivo. Non siamo gli ultimi della classe e vedo molti margini di miglioramento specie per questo ritorno che si presenta anche carico di insidie. Dipende solo dai nostri atteggiamenti mentali e fisici.
Siamo una squadra in Lega Pro di 2^ divisione, si potrebbe paragonare alla ex serie C2, ma per me sono Gironi mediocri con squadre giovani e senza esperienza che giocano alla morte contro squadre attrezzate. Quindi contro la Salernitana o altre di rango improvvisamente diventano tutte di valore.
Nell’ultimo nostro caso la sconfitta è stata meritata. Infatti non c’eravamo, ma ciò non giustifica nulla,
consoliamo con il rimanere agganciati al treno dei play-off. Il calcio è così.
Agli sportivi tutti i mie auguri per le feste.