Non parlerò della cronaca della partita, inquantochè altri l’hanno già fatto in modo egregio, ma soffermarmi sulla promozione concomitante della Salernitana.
Devo ammettere che non ero a conoscenza più di tanto sulla promozione della squadra campana, che ne era già stata predestinata da tanto tempo.
Come onestamente non sapevo quando la cosa sarebbe avvenuta, facendo degli “stratosferici calcoli di matematica” per essere sicuri della promozione.
Quello che voglio dire che la tanta quasi bistrattata comunicazione cartacea ha avuto una rivincita sui sistemi d’informazione network su internet.
Infatti, il giornale sportivo “Corriere dello sport-Stadio” edizione Lombardia, del girone B della seconda divisione, inserisce appaiate le due partite-servizio nella pagina dedicata al girone con articoli sulla sinistra della mezza pagina per Salerno e Chieti, mentre tutte le altre rimanenti sulla destra restante senza cronache. Questo è normale, ma non mi piace per niente per diversi motivi, che l'ho anche indicato varie volte. Ma questo fa parte di quei cambiamenti nel mondo del calcio.
Il frontale del girone è un inno al CHIETI che scrive dal ”Il CHIETI FRENA E DOPO IL PARI DEI NEROVERDI”. Da quando abbiamo lasciato la serie C1, sulle notizie di carattere Nazionale sui giornali, credo questa sia una prima volta per i neroverdi la citazione di uno strepitoso avvenimento calcistico.
Comunque su questo fatto dovrei dire qualcosa, per esempio sull’entusiasmo degli sportivi granata salernitana per la loro squadra sia nella città, nell’Italia e nel mondo. Sono stati promossi solamente nella 1^ Divisione di Lega(Livello III) dalla 2^ Divisione Lega (livello IV), eppure entusiasmo alle stelle. Noi, se dovesse verificarsi lo stesso avvenimento, saremmo capaci di fare altrettanto? Oppure dar retta a qualcuno che maldestramente ha chiamato gli abitanti di Chieti ”della camomilla”? Nessuno ha detto o scritto qualcosa. Come un tacito assenso. Io ho voluto aspettare e rispondo adesso con signorilità o forse hanno ragione coloro che non ne hanno degnato di una parola? Mi dispiace perché il prof. Luigi Cerritelli avrebbe trovato, nella sua immensa teatinità, delle risposte adeguate e significative. Questo vale per me, già lontano dal Colle da molti anni, per distinguere un modo di dire estrapolato (paese della calma) per gli abitanti con degli accostamenti da decifrare.
L’altro punto che volevo sottolineare è la telefonata di congratulazioni del DS Alessandro Battisti all’amico allenatore granata Perrone, sottolineata, con sottile ironia, che c’e ancora da decidere sul -1 che poteva allungare un po’ la certezza matematica. Ma comunque auguri per l’impresa nella speranza di incontrarci di nuovo.
Ho telefonato al DS Battisti esternando i miei auguri per le congratulazioni all’avversario, questo è un segno di civiltà, sportività che come Direttore Sportivo può fare. Ho esternato questo pensiero che è segno di maturità sportiva specie per una società come il Chieti che anela ad andare avanti.
Noi non abbiamo bisogno di improperie o frasi che smorzano l’essenza del vero calcio, vogliamo guardare avanti comportiamoci sempre da sportivi veri, anche se ci sono delle minoranze(in qualsiasi squadre) che devono vociare per il loro modo di essere.
Poi quando i nostri tifosi lodano le squadre avversarie perché, tranne quando si comportano in modo scorretto fisicamente e verbalmente, sono sempre da rispettare.
E’ passato il tempo dei campi di Promozione, la nostra storia e i loro eredi calcistici ci impongono sempre comportamenti leali, sportivi nei campionati.
Non dobbiamo fare i balletti con i nostri avversari e nemmeno bere champagne insieme, però comportarsi da uomini sportivi, quando è necessario, con signorilità. Intanto spero di ritrovare il frontale di un giornale sportivo con dediche al Chieti, quando arriveremo al traguardo. Caso contrario, saranno tutti ringraziati per averci dato tante emozioni.
(Licio Esposito)